giovedì 31 gennaio 2013

Lettera al Ministro


Alla Commissione Straordinaria di Racalmuto
Al sig. Prefetto di Agrigento
Al Presidente della Repubblica
Ai Blog e organi di informazione del territorio

Signor Ministro della Repubblica Italiana, Anna Maria  Cancellieri.
Chi Le scrive lo fa in nome e per conto del Comitato Cittadino Art. 1 costituitosi su suo input.
Vogliamo innanzi tutto ringraziarLa per aver deciso ancora una volta di onorare con  la presenza questo nostro piccolo ma, evidentemente, non insignificante paese. E’ ancora viva in noi l’immagine di tristezza legata al Suo dispiacere per aver dovuto sciogliere le Istituzioni Democratiche del paese che fu di Leonardo Sciascia. Così come sono  presenti e vive le parole e l’esortazione a reagire che ci Ha voluto in precedenza dispensare. In particolare Le siamo grati per averci ricordato, a futura memoria, che la democrazia, è uno status sociale difficile da realizzare, e allo stesso tempo facile da perdere, per tanto va salvaguardata ad ogni costo.

I Racalmutesi, a cui spetta l’onore e l’onere di custodire, alimentare, e diffondere il messaggio universale di verità, giustizia, libertà, e merito che Sciascia  ha trasmesso con la sua opera, ne sentono particolarmente il peso; non è un caso che lo scrittore abbia espresso la volontà di istituire qui l’omonima Fondazione, custode materiale del  patrimonio culturale e artistico, che lo Scrittore  ha voluto donare. (A suo tempo era stato istituito e finanziato anche un parco letterario, di cui non si riesce a percepire la reale esistenza.) A Racalmuto esistono Persone dallo spirito libero, insofferenti del “modus operandi”, di quell’Amministrazione da Lei sciolta, e verso ogni altro tentativo, di chicchessia, di limitarne la libertà.
-Persone che con la loro azione di contrasto culturale, sociale e politico, ma anche di proposta, ragionamento e impegno concreto, hanno contribuito  a determinare una speranza di cambiamento.
-Persone che  per onore di verità, giustizia e senso di responsabilità, oggi, non possono esimersi dal portare alla Sua conoscenza alcune  situazioni, dalla valenza generale, di cui loro per primi sono dispiaciuti.
--Il  rapporto tra la Commissione, da Lei insediata quasi un anno fa, lo scrivente Comitato, le Associazioni del Territorio, la Politica, le altre parti sociali e in definitiva l’intera Comunità, nonostante le Sue parole e i Suoi auspici, signor Ministro, non ha mai avuto un’evoluzione positiva.
Un dato su tutti: in cinque mesi il Comitato Art. 1, nonostante i ripetuti tentativi, non è riuscito ad ottenere un incontro vero, ne ad instaurare un dialogo con la Commissione, ma neanche ottenuto risposta alle istanze. E lo stesso vale per tante altre parti sociali o semplici cittadini, che hanno avuto il solo “torto” di non essersi appiattiti al pensiero della Commissione; che non perde occasione per manifestare, a questi, insofferenza. L’unica cosa che sembra, fortissimamente, interessare alla Commissione, è il raggiungimento degli equilibri di bilancio, a costo di sacrificare l’integrità delle famiglie e la tenuta del sistema sociale ed economico.
Probabilmente per la Commissione questo è l’unico dato da sfoggiare e che fa curriculum.  
Come abbiamo spesso ribadito in altri documenti pubblici, da noi prodotti, le aspettative dei Racalmutesi, circa un positivo cambiamento, erano  tante e forse, alla luce dei fatti, mal riposte.
Il deficit di verità, giustizia, libertà e merito si è pericolosamente aggravato, con buona pace di quella Sciasciana memoria verso la quale in tanti (compresi i Commissari) corrono  a rendere omaggio.
Si potrebbero elencare tutta una serie di cose che non vanno ( tali da rischiare di far rimpiangere la politica che pure aveva dato un pessimo esempio di se), ma non ci sembra utile in questa sede.
Ci sembra opportuno, invece, chiedere al sig. Ministro un intervento deciso affinchè le condizioni mutino favorevolmente in questo scorcio di legislatura che rimane prima dell’auspicato ritorno alla  democrazia. Il disaggio della gente, nei limiti del possibile, va lenito.
La verità e la giustizia vanno riaffermate. L’azione di pulizia dentro le Istituzioni locali  va completata.
La libertà,  la dignità e la storia dei Racalmutesi maggiormente considerata e rispettata.
Ci piace pensare che Le sue ripetute visite nel nostro paese abbiano come obbiettivo, la verifica degli impegni assunti dallo Stato e da Lei Personalmente.
In altre parole si chiede l’intervento del sig. Ministro affinchè il rapporto fiduciario tra chi rappresenta le Istituzioni e il Popolo (sovrano) si ristabilizzi secondo un naturale equilibrio.
Racalmuto 24/01/’13
                                                                                                               Comitato Cittadino Art. 1

Nessun commento:

Posta un commento