Alla Commissione Straordinaria di Racalmuto
E.p.c. Al sig. Prefetto di agrigento
E.p.c. Agli Organi di stampa
Oggetto: Richiesta chiarimenti e
documenti Teatro Comunale
Con la messa in scena, lo scorso 24/01,
della commedia “ Il Giorno della Civetta per la regia di del nipote del grande scrittore e pensatore,
mai abbastanza compianto, Leonardo Sciascia i Commissari Straordinari che
governano eccezionalmente Racalmuto hanno annunciato e sancito l’ennesima
riapertura del Teatro Regina Margherita.
Alla recita avrebbero dovuto assistere
il ministro Cancellieri e il presidente Crocetta che hanno, all’ultimo momento,
dato buca.
Poiché abbiamo da sempre sostenuto che
fosse, prioritariamente, un preciso dovere morale, etico e giuridico quello di
mettere in sicurezza il teatro Regina Margherita, esercitandone i doverosi
controlli a beneficio di chi vi lavora e del pubblico, e che questo onere
spettasse, in primis, a chi amministra il Comune e in subordine a chi ne
gestisce l’utilizzo ovvero la Fondazione
Teatro Regina Margherita che con atto notarile nel 2004 ne ha
ottenuto l’affidamento per 99 anni compresa di una cospicua dote finanziaria
per il funzionamento deliberata dall’allora in carica Consigli Comunale;
apprendere in questa occasione che in seguito ad ulteriori lavori di
sistemazione attivati dalla Commissione Straordinaria, al teatro di che
trattasi, hanno consentito l’ottenimento del nulla osta del Comando provinciale
dei Vigili del Fuoco e di conseguenza della Commissione Pubblici Spettacoli per la recita sopra menzionata, ci rende
felici e nello stesso tempo rende giustizia a quanto da noi sostenuto da sempre,
ovvero, che il Teatro fin dal 2002, anno della sua prima riapertura alla
presenza del Copodello Stato Ciampi, non è mai stato in regola con le
prescrizioni di legge in materia di sicurezza, e che qualcuno si è assunto,
tantissime volte in questi anni, responsabilità che non poteva assumersi, senza
che nessuno (compresi coloro che avrebbero dovuto vigilare) sollevasse la gravissima situazione.
Lo scrivente Comitato art. 1 a riprova di quanto sostenuto
nella presente ha chiesto in data 31/01/2013 prot. 1068 l’utilizzo del Teatro
per una recita con ingresso gratuito a cura dell’associazione “Motio Antica
Racalmuto”, da tenersi domenica 17/02/ o una delle domeniche successive a
discrezione della Commissione dalla quale a tutt’oggi non abbiamo ricevuto
nessuna risposta ufficiale, ma solo voci secondo cui in realtà il Teatro non è
ancora in regola con le prescrizioni di legge in materia di sicurezza.
Stante la situazione è nostro diritto ma
anche dovere chiedere alla Commissione:
1) E’ stato veramente rilasciato il
nulla osta dei Vigili del Fuoco, e il conseguente parere positivo della
Commissione Pubblici Spettacoli in occasione della rappresentazione dello
scorso 24/2 ?
2) Se fossero stati rilasciati e le
condizioni del Teatro fossero le medesime (come in realtà sono) anche lo
spettacolo patrocinato dal Comune svoltosi lo scorso sabato intitolato “Donna
è”, a cui io ho personalmente assistito, dovrebbe aver ricevuto le analoghe
autorizzazioni?
3) Alla luce di ciò non si capisce il
perché alla nostra richiesta non sia stata data seguito. E non si capisce il
perché ad altre richieste ufficiali di utilizzo del teatro, anche a
pagamento, non sia stata data una
risposta positiva.
Noi come Comitato Art. 1 e i cittadini
in genere hanno diritto di sapere come stanno realmente le cose.
Non è ammissibile che dopo più di dieci
anni da quella fantomatica riapertura si continui con questa sceneggiata.
CHIEDIAMO
a) Che vengano date immediate risposte
ai quesiti posti con la presente.
b) Di poter prendere immediata visione
della documentazione pertinente.
c) Che l’Amministrazione pubblichi nel
sito ufficiale dell’Ente tutti i documenti di cui si e parlato e comunque
previsti dal D.p.r. n. 151 del 1/8/’11 in materia di sicurezza, ed ogni altro
atto utile a far capire la situazione del Teatro che diventa sempre di più
tragicomica.
Ne vale la reputazione di due
Presidenti, e di un Ministro della Repubblica Italiana che ne hanno in qualche
modo, inconsapevolmente, avallato i vari passaggi.
Non sarebbe edificante per l’immagine,
già fortemente compromessa, di Racalmuto se tutta questa vicenda dovesse diventare
oggetto di cronaca a livello Nazionale e forse anche internazionale!
Ma neanche l’immagine dello Stato, e la
memoria di Sciascia ne uscirebbero bene.
Racalmuto 12/03/2013
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